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Redazione La Capitale

Bendò Hjorth in caserma, assolto: "Voleva riportarlo alla calma"

«Ha agito senza la volontà di peggiorare lo stato di restrizione», riconoscono i giudici

omicidio cerciello
Gabriel Natale-Hjorth a destra e Finnegan Lee Elder a sinistra

È stato assolto il maresciallo dei carabinieri Fabio Manganaro, imputato per il bendaggio di Christian Natale Hjorth, uno degli americani condannati per l'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. «Il bendaggio è avvenuto per calmare non per umiliare», questa la motivazione dei giudici della Corte d'Appello che hanno assolto il carabiniere Fabio Manganaro.


La sentenza della Corte d'Appello

«Ha agito senza la volontà di peggiorare lo stato di restrizione», riconoscono i giudici. La sentenza accoglie la richiesta della procura generale per Manganaro, difeso dagli avvocati Roberto De Vita e Valentina Guerrisi, ha ribaltato il verdetto di primo grado che lo aveva, invece, condannato a due mesi, pena sospesa.


«Dopo i gravi errori della Procura e del Tribunale, la Corte di Appello rende finalmente giustizia al maresciallo Manganaro con motivazioni talmente forti che impongono anche all'Arma dei Carabinieri di annullare l'ingiusta sanzione disciplinare inflitta e di reintegrare il militare nei servizi operativi», ha affermato all'Adnkronos l'avvocato Roberto De Vita difensore, insieme alla collega Valentina Guerrisi, del maresciallo Fabio Manganaro dopo il deposito delle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 26 aprile la Corte di Appello di Roma lo ha assolto dall' accusa di misura di rigore non consentita dalla legge per aver bendato Gabriel Natale Hjorth dopo il fermo per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.


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