Bed and breakfast, Onorato: «Nuove segnalazioni sulle keybox abusive»
Era iniziata a dicembre la rimozione delle keybox, le cassette utilizzate dai gestori di alloggi turistici per consentire l’accesso agli appartamenti tramite codice, senza necessità di incontro con il proprietario
Dopo il rinnovo della battaglia contro le keybox abusive partita oggi con una nuova task force, è stato raggiunto un primo risultato significativo: oltre alle decine di segnalazioni già ricevute dai cittadini all’indirizzo mail dedicato (taskforce.polizialocale@comune.roma.it), alcuni proprietari delle scatolette rimosse si sono autodenunciati per poter recuperare i propri oggetti. Lo ha annunciato l’assessore capitolino al Turismo, Grandi Eventi, Sport e Moda, Alessandro Onorato.
Keybox: «Il duplice effetto virtuoso»
Era iniziata a dicembre la rimozione delle keybox, le cassette utilizzate dai gestori di alloggi turistici per consentire l’accesso agli appartamenti tramite codice, senza necessità di incontro con il proprietario. La decisione seguiva una recente circolare del ministero dell’Interno che ha reso obbligatorio il check-in in presenza per tutte le strutture ricettive, senza tuttavia vietare esplicitamente le keybox.
«Abbiamo ottenuto un duplice effetto virtuoso: la collaborazione dei cittadini e il riconoscimento di chi ha sbagliato, che non commetterà di nuovo lo stesso errore. È una battaglia sul decoro e sulla legalità: chi opera per il turismo a Roma deve essere il primo a rispettare le regole», ha dichiarato Onorato.
L’assessore ha ribadito che il regolamento della Polizia Locale, all’articolo 4, lettera G, vieta esplicitamente l’apposizione di «lucchetti e oggetti di qualsiasi altro genere su beni del patrimonio storico, archeologico, artistico e monumentale».
Per installare una keybox all’esterno di un edificio privato su suolo pubblico è necessaria un’autorizzazione della Sovrintendenza Capitolina nei casi in cui l’edificio sia compreso nella Carta per la Qualità, che include tutti i palazzi entro le Mura Aureliane e alcuni esterni. Inoltre, gli edifici del Sito Unesco sono soggetti a un ulteriore vincolo della Soprintendenza Statale, che non ha mai approvato l’installazione di alcuna keybox.
«La polizia multerà l’intero condominio con una sanzione di 400 euro se non sarà possibile risalire al proprietario e intimerà all’amministratore di rimuovere la scatoletta entro sette giorni. In caso di inadempienza, saranno i vigili a provvedere alla rimozione, con spese a carico del condominio», ha concluso Onorato.
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