Aumenta la Tari, Gualtieri: “Scongiurato incremento maggiore”

Da giugno la tassa sui rifiuti di Roma crescerà del 2,87 per cento, meno di un quarto dello scenario presentato qualche mese fa da Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente)

La tassa rifiuti aumenterà del 3%

Lo scenario peggiore prevedeva un aumento del 14 per cento sulla Tari (la tassa sui rifiuti di Roma), invece dal mese prossimo l’incremento sarà di poco meno del 3 per cento. Lo prevede il piano economico-finanziario di Ama, approvato dal Campidoglio alla fine di aprile. E se è vero che la Tari di Roma e del Lazio rientra tra le più alte del Paese, è anche vero che la tariffa crescerà di un quarto rispetto alle previsioni fatte dall’Arera. 

La posizione del Campidoglio

Per questo l’amministrazione capitolina si ritiene soddisfatta. «L'esecutivo del Campidoglio riduce dal 14 per cento a meno del 3 per cento l'adeguamento 2024 della Tari imposto da Arera. Con l'avvenuta riforma organizzativa di Ama e un grande lavoro di recupero dell'evasione, l'amministrazione è riuscita infatti a compensare quasi completamente questo incremento, limitandolo al 2,87 per cento», fanno sapere dalla Giunta. 

L’attività di contrasto all’evasione fiscale portata avanti da Palazzo Senatorio infatti nel 2023 ha permesso di recuperare 40 milioni di euro. E il Campidoglio fa un'ulteriore promessa: l’obiettivo è «azzerare l’aumento il prossimo anno. Restano inoltre intatte tutte le esenzioni totali per chi ha un Isee fino a 6.500 euro (circa 30mila famiglie), finanziate dal bilancio comunale con 11 milioni di euro».

Gli investimenti dell’Ama

Oltre all’adeguamento della Tari, nel piano dell’Ama sono stati inseriti anche investimenti per 60 milioni di euro per i nuovi impianti di Casal Selce, Cesano, Rocca Cencia e Ponte Malnome. Altri 54 milioni saranno spesi per l’acquisto di cassonetti e cestini. Infine 157 milioni serviranno per arricchire la flotta dei mezzi per la raccolta dei rifiuti.