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  • Edoardo Iacolucci

"Bruciamo Tutto", vernice rossa su Trinità dei Monti [VIDEO]

Le attiviste femministe dopo il tentativo di ieri, sono tornate a piazza di Spagna e hanno gettato la vernice rossa sulla celebre scalinata

Attivista di «Bruciamo Tutto» durante l'azione
Attivista di «Bruciamo Tutto» durante l'azione. Credit: BT

«Quaranta donne sono state uccise dopo Giulia Cecchettin, ma ce ne sono molte di più che ogni giorno subiscono violenza e abusi a causa del loro genere» ha gridato Anna, giovane attivista di "Bruciamo Tutto", durante l’azione di protesta di stamattina intorno alle 10.


Dopo il tentativo di ieri, sei attiviste del movimento femminista «Bruciamo Tutto», sono tornate a piazza di Spagna. L'urlo di una delle manifestanti scatena la protesta e poi la vernice rossa cola sulla scalinata di Trinità dei Monti.


«La vernice - spiega Anna -, è il loro sangue: una strage che la società si rifiuta di vedere, che resta sempre nascosta e accettata, come fosse normale morire per mano del proprio marito, partner, figlio». Oltre la vernice due di loro in mano tenevano uno striscione giallo con una scritta nera, dando appuntamento per il prossimo incontro: «6 luglio. Uniamoci».



Sei attiviste sulla parte alta della scalinata, una di queste urla, attirando l’attenzione sull’azione con la vernice, un altra attivista, nel frattempo, ha srotolato lo striscione col nome del movimento.


I fogli di carta di Bruciamo Tutto, con i nomi delle vittime

Intanto sulla Scalinata sono stati parsi alcuni fogli di carta. Sopra i nomi delle vittime di femminicidio in Italia da Giulia Cecchettin a oggi. Mentre il colore cola giù per le scale, le attiviste si sporcano le mani e spargono le impronte ai lati della scalinata.


Dopo mezz'ora, giunti subito sul luogo, le forze dell’ordine portano in commissariato i manifestanti. Avvisato anche il personale della Sovrintendenza per la pulizia e la valutazione di eventuali danni recati al monumento.


Manuela di Bruciamo Tutto: «Siamo qua per urlare il nostro dolore»

«Elena Cecchettin ha detto "Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto" - ha aggiunto Manuela un'altra manifestante del movimento femminista -. Siamo qua per questo: siamo Bruciamo Tutto. Siamo qua per urlare il nostro dolore e rendere visibile il problema. Il nostro governo non agisce davanti a queste tragedie. Chiamiamo, quindi, tutte le realtà transfemministe e queer il 6 luglio per creare una coalizione e chiedere insieme al governo un reddito di liberazione per le persone che subiscono violenza di genere».




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