Attacco di uno squalo in Egitto, è Gianluca Di Gioia il turista romano rimasto ucciso
Due sub italiani sono stati attaccati da uno squalo: uno è morto e l'atro, della provincia di Cremona, è rimasto ferito nel tentativo di aiutare l'amico
E' un romano di 48 anni, Gianluca di Gioia, l'uomo ucciso dall'attacco di uno squalo nelle acque di Marsa Alam, nel mar Rosso, in Egitto. L' altra persona coinvolta è Peppino Fappani, odontotecnico di Soncino in provincia di Cremona, rimasto ferito nel tentativo di aiutare l'amico. Portato all'ospedale di Porto Ghalib, le sue condizioni non sarebbero gravi.
Il governo egiziano dispone il divieto di balneazione della zona
La notizia è stata diffusa dal ministero dell'Ambiente egiziano che ha ricevuto la segnalazione dalle autorità locali di « due stranieri» attaccati da uno squalo «in acque profonde al di fuori della zona di balneazione nell'area di Marsa Alam». Nella nota il ministero sottolinea che «la gestione dell'incidente rientra nell'ambito delle misure urgenti del ministero dell'Ambiente in collaborazione con il governatorato del Mar Rosso che prevede la chiusura dell'area e il divieto di balneazione dalla zona delle impalcature per due giorni a partire da domani». Il ministero ha anche riferito che è stato innalzato il livello di allerta nell'area ed è stata disposta l'apertura di un'inchiesta per chiarire la dinamica dell'incidente.
In vacanza con la famiglia
Gianluca di Gioia era sposato e viveva in Francia, il paese di origine della moglie e si trovava a Marsa Alam con la famiglia in vacanza, sia per le festività natalizie che per festeggiare il suo compleanno che ricorreva il 21 dicembre. Di Gioia si era laureato in Economia e commercio all'università Sapienza, aveva lavorato al centro di ricerca dell'European Commission ed era impegnato dal 2012 all'European External Action Service - Eeas, il servizio diplomatico dell'Unione europea.
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