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  • Redazione La Capitale

Atac, 47 milioni di euro per adeguare i depositi ai bus elettrici

Verranno realizzati 311 punti di ricarica nelle rimesse Atac di Portonaccio, Grottarossa, Tor Sapienza e Trastevere

Gli autobus elettrici di Atac. Credit: Atac
Gli autobus elettrici di Atac. Credit: Atac

Aggiudicata alla società Eurosistemi, dal Consiglio di amministrazione di Atac, la gara da 47 milioni di euro per adeguare quattro depositi di proprietà della municipalizzata dei trasporti di Roma ai bus elettrici. La realizzazione dell'accordo quadro finalizzato all’elettrificazione degli stabilimenti interesserà quattro punti: Portonaccio, Grottarossa, Tor Sapienza e Trastevere. Nel corso dei lavori dovranno essere svolte importanti opere civili e costruite le infrastrutture che serviranno ad alimentare gli autobus.


I lavori da fare negli stabilimenti di Atac

Gli stabilimenti infatti dovranno essere adeguati per ospitare i nuovi 396 bus da 12 metri e 15 bus da 18 metri elettrici, già acquistati da Atac e in consegna a partire dalla fine del 2024, e verranno realizzati 331 punti di ricarica. Entrambe le operazioni sono state finanziate con i fondi messi a disposizione con il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Alla gara, indetta nel febbraio scorso, hanno partecipato nove qualificate imprese del settore: la migliore offerta è stata appunta quella di Eurosistemi, che ha presentato uno sconto del 15 per cento, aggiudicandosi così l'appalto.


Qual è il primo deposito che verrà adeguato ai bus elettrici

Contestualmente all’aggiudicazione dell’accordo quadro è stato approvato anche il primo contratto applicativo, che riguarda specificamente l'adeguamento del deposito di Portonaccio. I lavori nello stabilimento si concluderanno entro la fine dell'anno, in concomitanza con l’arrivo dei primi bus elettrici. Successivamente alla sottoscrizione di nuovi contratti applicativi, le attività di adeguamento interesseranno gli altri tre stabilimenti. Tutte le operazioni, comunque, dovranno concludersi entro la fine di giugno del 2026.

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