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Assemblea capitolina, approvato il Regolamento dei Poli civici integrati

Camilla Palladino

Aggiornamento: 27 ott 2024

I Poli civici integrati di mutualismo solidale sono centri di supporto locale che uniscono risorse e competenze della comunità per rispondere ai bisogni sociali e promuovere il benessere locale

(Immagine di repertorio La Capitale)
(Immagine di repertorio La Capitale)

Attivare sportelli sociali, raccogliere e distribuire generi di prima necessità, organizzare attività di promozione, informazione e orientamento alla formazione professionale e al lavoro, realizzare progetti di sviluppo locale e attivare forme di protagonismo diretto dei cittadini per la gestione dei beni comuni. Sono alcune delle iniziative gratuite di cui potranno occuparsi i Poli civici integrati di mutualismo solidale, centri di supporto locale che uniscono risorse e competenze della comunità per rispondere ai bisogni sociali e promuovere il benessere locale, dopo l'approvazione di un apposito Regolamento da parte dell'assemblea capitolina nella mattinata di venerdì 25 ottobre.


Come nasceranno i nuovi Poli civici

Nell'atto viene specificato che l'elemento costitutivo fondamentale dei Poli civici è la prossimità, che si concretizza nelle attività di cura delle persone e dei luoghi, attraverso la sinergia di risorse e competenze delle comunità locali per lo sviluppo integrale delle comunità stesse. Per questo la creazione di nuovi Poli potrà essere proposta da enti del terzo settore, associazioni e gruppi informali di cittadini a seguito di istanza di parte, avvisi pubblici, processi di co-progettazione e patti di collaborazione sottoscritti dal dipartimento Decentramento del Campidoglio o dai municipi. Il riconoscimento ufficiale del Polo civico avverrà infine con l’iscrizione al Registro comunale degli organismi di partecipazione popolare, la cui istituzione sarà il prossimo step.


Il coordinamento dei Poli civici e le risorse per supportarli

Il Regolamento prevede inoltre il «coordinamento dei Poli civici», l'organismo di rappresentanza che verrà eletto direttamente nella prima assemblea pubblica indetta dai poli civici esistenti e che supporterà la valutazione dell'impatto sociale dei progetti e la collaborazione con le amministrazioni municipali. Sarà anche istituito uno spazio civico online per facilitare la comunicazione e la raccolta dei bisogni del territorio, promuovendo la collaborazione con imprese locali. Per finanziare i poli, infine, il testo prevede l'attivazione di canali di finanziamento con risorse comunali e municipali, assicurando la creazione di almeno un polo per ciascuno dei 15 municipi di Roma.


Corbucci e Baglio (Pd): «Regolamento arriva dopo due anni di lavoro»

I primi a esprimere soddisfazione per l'approvazione del Regolamento in aula Giulio Cesare sono stati il presidente della commissione Roma Capitale e primo firmatario della delibera Riccardo Corbucci e la capogruppo del Partito democratico Valeria Baglio: il via libera al provvedimento infatti «arriva al termine di un lungo lavoro iniziato da più di due anni», fanno sapere. E aggiungono: «Con l'approvazione di questo regolamento abbiamo dato una cornice amministrativa, valore e continuità alla sperimentazione dei poli civici, avviata a luglio del 2023, in quattro municipi della Capitale. Sperimentazioni che hanno prodotto degli importanti impatti sociali e che grazie a questa delibera sarà possibile replicare in tutto il territorio comunale».


Il coordinamento Poli civici: «Felicissimi, ora prevedere le risorse in bilancio»

«Il variegato mondo dell'associazionismo, del terzo settore e dei gruppi informali di cittadine e cittadini - concludono Baglio e Corbucci - hanno fatto un grande lavoro nel tessuto sociale della nostra città durante e dopo la pandemia e con questo regolamento ne riconosciamo formalmente il ruolo prezioso». E infatti commenta il coordinamento dei Poli civici, a cui aderiscono 12 realtà già esistenti: «Siamo felicissimi per l'approvazione arrivata oggi dal consiglio comunale. Il quadro normativo approvato rappresenta la legittimazione del lavoro dal basso che è portato avanti con fatica dal tessuto civico e sociale di questa città. Chiediamo che ora sia messa a terra e abbia un'effettiva efficacia a partire dal prossimo bilancio di Roma Capitale dove si dovranno prevedere delle risorse con la previsione di un capitolo di spesa dedicato al rafforzamento e alla creazione dei Poli civici».


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