Assemblea Atac, approvato il bilancio del 2023
I dati hanno dimostrato che la società ha iniziato un percorso di riequilibrio economico e finanziario
Oggi si è svolta l'Assemblea di ATAC, nella quale il Socio Unico ha approvato il Bilancio dell’esercizio al 31.12.2023.
Il Bilancio chiude con un utile di esercizio pari a 10,9 mln rispetto alla perdita di 50,8 mln del 2022, dopo aver scontato ammortamenti per 61,7 mln, svalutazioni per 4,1 mln, accantonamenti ai fondi svalutazione crediti e rischi rispettivamente per 22,3 mln e 13,6 mln.
Il margine operativo lordo (pari a 124,6 mln) evidenzia un importante aumento rispetto al risultato conseguito nel 2022 (38,4 mln), ottenuto grazie ai significativi apporti delle gestione caratteristica e alla presenza dei ristori per extracosti e per i mancati ricavi COVID 19 relativi a precedenti esercizi.
Incremento significativo nonostante la pandemia
L’andamento del valore della produzione segnala un significativo incremento dei ricavi da mercato (214,8 mln rispetto a 189,7 mln del 2022), nonostante gli effetti strutturali a seguito della pandemia.
Nel corso dell’esercizio è proseguita l’azione di efficientamento produttivo, che ha reso possibile una contrazione rilevante rispetto al consuntivo del 2022, sia sul versante dei costi operativi che su quello dei costi di personale, pari nel complesso a circa 62 mln, a cui concorre l’impatto della revisione di perimetro (cessione ferrovie Lido e VT).
La Società ha effettuato investimenti per 57,5 mln, pari al doppio di quelli consuntivati nel 2022, operando anche come soggetto attuatore per conto di Roma Capitale. Gli investimenti in autofinanziamento sono stati pari a 41,8 mln.
Gli interventi più significativi
Tra gli interventi più significativi c'è stato il rinnovo del parco mezzi (n. 118 bus ibridi da 12 mt., n. 22 bus a metano da 12 mt e n. 33 bus da 8 mt.), le lavorazioni su impianti di traslazione presso le stazioni delle linee metropolitane A e B, la manutenzione straordinaria sull’armamento tranviario, il rinnovo completo dell’armamento della tratta “Anagnina-Ottaviano” della Metro A.
Infine, la cassa a fine anno (31.12.2023) è risultata pari a circa 46,3 mln, mentre il patrimonio netto è di 525,3 mln.
La società con questo risultato dimostra di aver intrapreso un percorso di riequilibrio economico e finanziario, e di essere quindi pronta alla sfida del nuovo affidamento che RC ha in corso di approvazione per il prossimo triennio 2025-2027.
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