Arriva Cerbero nelle strade di Roma: il nuovo dispositivo dei vigili per le multe. Ecco come funziona [VIDEO]
Da martedì 19 novembre, dopo la fase formativa degli agenti e la distribuzione degli apparati tra i vari gruppi dei vigili urbani, 20 auto della polizia locale saranno dotate dei dispositivi della società Safety21

Multare la sosta irregolare e controllare revisioni e assicurazioni dei veicoli. Per questo saranno utilizzati i 20 nuovi dispositivi «Cerbero», strumenti tecnologici di ultima generazione che sfruttando l'intelligenza artificiale forniranno un importante supporto alle attività quotidianamente svolte dai vigili urbani per garantire la sicurezza stradale.
Come funziona «Cerbero»
Da martedì 19 novembre, dopo la fase formativa degli agenti e la distribuzione degli apparati tra i vari gruppi dei vigili urbani, 20 auto della polizia locale saranno dotate dei dispositivi della società Safety21. Ma di cosa si tratta?
Sono apparati tecnologici con telecamera mobile, dotati di un supporto magnetico per essere posizionati sulle macchine e di un software in grado di rilevare le irregolarità. «Cerbero» sfrutta una tecnologia avanzata basata sull'utilizzo di una telecamera a doppia direzione, con due punti di ripresa, fronte e retro, e reti neurali per l’uso dell'intelligenza artificiale, in grado di osservare, capire e segnalare all’operatore di polizia le anomalie riscontrate durante le attività di pattugliamento.
Gualtieri: «A Roma troppe macchine in doppia fila»
La gestione delle attività e dello strumento sarà comunque nelle mani degli agenti che, ricevuti i dati su appositi tablet, provvederanno multare i veicoli dopo aver valutato la situazione. Inoltre, per garantire la privacy, le immagini rilevate oscureranno automaticamente i volti dei cittadini. «A Roma - commenta il sindaco Roberto Gualtieri - troppe macchine sostano in doppia fila, e questo non solo rappresenta un pericolo per i cittadini poiché riduce la visibilità, ma ostacola anche la viabilità, intralciando e rallentando fortemente il traffico sia privato che pubblico».
Chiarisce infine il primo cittadino: «È importante precisare che le sanzioni sono un deterrente necessario e Roma Capitale utilizza i proventi non per fare cassa ma investendoli per garantire maggiore sicurezza sulle strade».
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