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Armato di coltello si scaglia contro gli agenti, i sindacati: «La polizia locale dimenticata nel nuovo decreto sicurezza»

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Sindacati denunciano la mancanza di riconoscimento giuridico per le polizia locale

polizia locale

Un uomo di 33 anni è stato sorpreso da una pattuglia della polizia locale in via della Lega Lombarda, all'altezza di via Tiburtina, mentre infrangeva il vetro di un'auto, presumibilmente per rubarne il contenuto. Durante l'intervento degli agenti, il 33enne, con numerosi precedenti penali, ha estratto un coltello e si è scagliato contro di loro.


Nonostante l’aggressione armata, gli agenti sono riusciti a fermare l’uomo solo dopo aver utilizzato gas urticante, necessario per contenere il tentativo di aggressione. Il 33enne è stato quindi fermato e portato in caserma per le operazioni di identificazione.


L'uomo aveva danneggiato ben 17 veicoli nel tratto di strada dove è stato fermato. Il suo comportamento ha ulteriormente aggravato la sua posizione, già compromessa da una lunga lista di procedimenti giudiziari a suo carico, che includono aggressione a pubblico ufficiale, violenza privata, furto e danneggiamento.


L'intervento dei sindacati

L'episodio ha sollevato anche preoccupazioni all'interno dei sindacati della polizia locale. Marco Milani, segretario romano del Sulpl, ha dichiarato: «Episodi come questo dimostrano come le polizie locali, ormai forza prevalente nelle grandi metropoli, svolgano a tutti gli effetti compiti da forza di polizia, senza purtroppo essere giuridicamente riconosciute come tali. La non menzione delle polizie locali nel nuovo decreto sicurezza appare una dimenticanza imperdonabile che aumenta la disparità di trattamento con i colleghi delle altre forze e che pertanto ci si augura possa essere colmata al più presto».


Sulle stesse linee si è espresso anche il coordinatore romano dell'Ugl, Paolo Emilio Nasponi, che ha sottolineato la necessità di una riforma legislativa che dia agli agenti della polizia locale gli strumenti necessari per affrontare i crescenti rischi. «La mancanza di una legge di riforma, attesa da quasi 40 anni, pone i nostri agenti allo sbaraglio in una città profondamente cambiata nelle dinamiche di sicurezza. Si fa richiede a loro di fare i poliziotti, ma sono a tutti gli effetti impiegati comunali. È ora di adeguare formazione, strumenti e tutele giuridiche alle esigenze dei nuovi compiti richiesti alle polizie locali».



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