Amar Kudin, chi è il poliziotto morto nell'incidente tra volanti a Torrevecchia
Amar Kudin era un poliziotto e un appassionato rugbista. Aveva recentemente scelto Civitavecchia come sua nuova casa sportiva, dove aveva impressionato con il suo spirito di squadra e la sua esperienza. La sua morte ha sconvolto sia la comunità di Civitavecchia che quella delle forze dell’ordine
Amar Kudin, il 32enne poliziotto morto nel drammatico incidente che ha coinvolto due volanti della polizia di stato, era un uomo che aveva dedicato la sua vita alla passione per il rugby e al servizio delle istituzioni. Nato in Croazia nel 1992, si era trasferito in Italia da giovanissimo, dove aveva trovato una seconda casa e un percorso professionale che lo aveva visto crescere sia come atleta che come servitore dello Stato.
Kudin aveva segnato la sua carriera rugbistica in diverse città italiane. La sua passione per il rugby era iniziata presto, con le giovanili a Treviso, poi il salto al Rugby San Donà, e infine l’esperienza nelle Fiamme Oro Rugby. Nel 2011, aveva anche avuto l’onore di vestire la maglia della Nazionale Giovanile Under 20. La sua carriera nel rugby lo aveva portato a girovagare per tutta Italia, ma Civitavecchia, dove aveva deciso di trasferirsi la scorsa estate, era diventata il suo nuovo punto di riferimento.
Il ritorno al rugby a Civitavecchia
Il suo ingaggio nel club biancorosso era stato un segno di rinnovato ottimismo per il Rugby Civitavecchia, che milita in Serie A. I tifosi, entusiasti per l’arrivo di un giocatore di esperienza internazionale, avevano accolto Kudin con affetto. Il tallonatore aveva espresso in più occasioni quanto fosse felice del suo trasferimento: «Ho subito percepito un ambiente positivo e accogliente, caratterizzato da un bello spirito di famiglia», aveva dichiarato alla stampa. Kudin era pronto a mettere la sua esperienza al servizio della squadra e a contribuire alla crescita di un gruppo giovane ma promettente.
«Mi piace l'aria che si respira a Civitavecchia», aveva continuato Kudin. «Voglio dare il mio contributo alla squadra e integrarmi velocemente nella cultura del club. Nonostante l’età giovane della squadra, siamo determinati a fare bene e a lottare in ogni partita. Vogliamo essere la mina vagante del campionato, pronti a sorprendere».
Un poliziotto che amava il suo lavoro
Oltre alla sua carriera rugbistica, Amar Kudin era un poliziotto di grande dedizione, prestando servizio al Commissariato Primavalle. La sua morte, avvenuta in seguito al tragico scontro tra due volanti, ha lasciato un vuoto profondo tra i colleghi e nella comunità di Civitavecchia. Non solo era un punto di riferimento nel rugby, ma era anche un esempio di impegno e serietà nel suo lavoro quotidiano.
Il suo decesso ha suscitato un'ondata di dolore e solidarietà, sia tra i suoi compagni di squadra che tra le forze dell’ordine, che hanno ricordato Kudin come un uomo di grande valore, sia professionale che umano.
Il ricordo della città di Civitavecchia
A Civitavecchia, la comunità rugbistica e i cittadini hanno espresso il loro cordoglio, sottolineando la grande figura che Kudin era diventato in poco tempo, non solo come atleta ma anche come persona. Il suo spirito di squadra, la sua determinazione e la sua voglia di fare bene resteranno nella memoria di tutti coloro che lo hanno conosciuto.
La tragedia che ha colpito la sua vita, a soli 32 anni, ha lasciato un segno indelebile, ma il ricordo di Amar Kudin continuerà a vivere sia sui campi di rugby che nel cuore di chi lo ha amato, sia come atleta che come uomo.
Le commemorazioni dell'Unione Rugby Capitolina
«L’Unione Rugby Capitolina si stringe nel dolore per la tragica scomparsa di Amar Kudin, giovane atleta del Civitavecchia Rugby vittima di un incidente stradale».
A commemorare il giovane sportivo anche la squadra di rugby romana di via Flaminia: «Il nostro pensiero va alla sua famiglia, ai suoi compagni di squadra e a tutti coloro che gli hanno voluto bene.
Riposa in pace, Amar».
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