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Redazione La Capitale

Al via «Roma diffusa»: più di 100 appuntamenti in 4 giorni nel centro storico

Nella serata di giovedì 17 ottobre la conferenza stampa per presentare la quattro giorni che prevede più di 100 appuntamenti tra performance itineranti per i vicoli, concerti segreti nelle piazze e nelle antiche botteghe del centro, visite dei cortili dei palazzi storici, installazioni, arte pubblica, workshop e open studios di artisti ed artigiani

La performance organizzata nel cortile di Palazzo Antonelli per l'opening di Roma diffusa (La Capitale)
La performance organizzata nel cortile di Palazzo Antonelli per l'opening di Roma diffusa (La Capitale)

«Non un semplice festival, ma un progetto più ampio per dare vita a una manifestazione culturale di richiamo internazionale». È questa l'anima di «Roma diffusa», l'evento itinerante che da giovedì 17 a domenica 20 ottobre animerà le strade del centro storico della Capitale. Lo ha spiegato una delle due ideatrici, Sara D'Agati, nel corso della conferenza stampa organizzata per l'opening della quattro giorni che prevede più di 100 appuntamenti tra performance itineranti per i vicoli, concerti segreti nelle piazze e nelle antiche botteghe del centro, visite dei cortili dei palazzi storici, installazioni, arte pubblica, workshop e open studios di artisti ed artigiani.


A sinistra Maddalena Salerno, a destra Sara D'Agati, durante la conferenza stampa a Palazzo Antonelli (La Capitale)
A sinistra Maddalena Salerno, a destra Sara D'Agati, durante la conferenza stampa a Palazzo Antonelli (La Capitale)

Quest'anno la manifestazione è dedicata all'Ansa Barocca, infatti si snoda per le vie dei rioni «Ponte, Parione e Regola, dove ci sono le meraviglie barocche di Roma. È un'edizione a cui teniamo molto», ha aggiunto Maddalena Salerno, anche lei ideatrice di «Roma diffusa». Il festival, reso possibile grazie all'aiuto di 170 volontari, è realizzato da Bla studio, l'agenzia creativa composta da 10 persone (il 90 per cento donne) di cui D'Agati e Salerno sono fondatrici, con il patrocinio del I municipio e il sostegno del Campidoglio.


Per la conferenza stampa di apertura le organizzatrici di «Roma diffusa» hanno aperto le porte del cortile privato dello storico Palazzo Antonelli, in via di Monserrato, per una secret performance tra danza e suoni sperimentali. «Organizzare eventi che attirano i ragazzi nel centro della città è particolarmente importante, visto che in questo quadrante il rapporto tra giovani e anziani è di 1 a 15», ha detto Giulia Silvia Ghia, assessora municipale alle Politiche culturali. Per questo l'idea, nel prossimo futuro, è di organizzare ogni anno una flag edition di Roma diffusa nel cuore della Capitale.


E ha sottolineato Lorenzo Marinone, consigliere comunale e delegato del sindaco alle Politiche giovanili: «L'obiettivo di questa amministrazione è lasciare ai romani l'idea di una città che cambia. Con questo festival si inverte la narrazione di quello che succede a Roma e sta diventando un momento di aggregazione non solo cittadino, ma anche nazionale. Per questa manifestazione arrivano giovani da Milano, Napoli, Torino...», ha concluso Marinone, portando i saluti del primo cittadino Roberto Gualtieri. Non a caso, il claim dell'evento è «Roma città (eterna) odierna».


Parte così la terza edizione di «Roma diffusa», il primo festival culturale itinerante che intende modificare la narrazione della Capitale valorizzandone gli elementi più autentici, con un palinsesto di contenuti inediti e contemporanei e con il coinvolgimento di realtà innovative, artisti, musicisti e giovani designer chiamati ad animare sia luoghi iconici sia location del centro storico sconosciute ai più. Il festival prevede un ricco palinsesto di eventi aperti a tutti, alcuni su prenotazione, che mescolano discipline diverse in contesti inaspettati, pubblici e privati, spaziando dalle arti visive alla letteratura, dalla musica al cibo, dai workshop di artigianato, dal teatro alla danza.





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