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  • Redazione La Capitale

Al via il Flaminio Film Festival 2024 presso il Cinema Arena Tiziano

Dal 23 al 26 settembre si terrà il Flaminio Film Festival presso il Cinema Arena Tiziano, situato tra il Museo Maxxi e l'Auditorium Parco della Musica

(Roma Capitale)
(Roma Capitale)

Al via dal 23 al 26 settembre il Flaminio Film Festival, ideato e realizzato dall'Associazione “Tra terra cielo e mare” presso il Cinema Arena Tiziano, un luogo magico situato nel cuore della Capitale, tra il Museo Maxxi e l'Auditorium Parco della Musica.


Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti, fra gli altri, Enrico Giovannini - Direttore Scientifico Asvis; Erica Battaglia - Presidente Commissione VI - Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro; Fabrizio Rufo - Assessore alla cultura municipio II; Giulia Giovannelli - direttrice artistica del Flaminio Film Festival; Renato Verdecchi - presidente del Flaminio Film Festival.


Afferma la madrina del Festival Luisa Ranieri (in un videomessaggio): «Seguo da sempre con attenzione l'attività di questo piccolo Festival che ha nella sostenibilità il suo focus. È un tema che mi sta molto a cuore e trovo che il cinema giochi - e possa giocare sempre più -, un ruolo strategico importante nel diffondere principi di rispetto per il pianeta e ricerca di quell'equilibrio nella gestione delle sue risorse da cui dipende non più solo il benessere di tutti noi, ma anche la nostra sopravvivenza. Il Flaminio Film Festival, con la sua attenzione per i giovani talenti e la sua mission, rappresenta un bell'esempio di connubio tra arte e impegno civile rivolto al futuro».


Il Flaminio Film Festival è un evento culturale, ad ingresso gratuito, dedicato all'arte del cortometraggio e alla sostenibilità. Un'importante occasione per conoscere le produzioni e i temi del cinema legati allo sviluppo sostenibile. L'idea è che il cinema e l'industria cinematografica possano contribuire a costruire un mondo migliore attraverso la cultura e i valori dello sviluppo sostenibile.


Nato nel 2012, il Flaminio Film Festival è alla sua undicesima edizione e rappresenta un appuntamento culturale con il territorio, un evento dal respiro internazionale con all'attivo oltre 3mila opere in concorso, provenienti da diversi paesi europei.


Il programma

Il programma prevede: proiezioni e dibattiti, masterclass con attori, registi e produttori. I cortometraggi saranno giudicati dal pubblico e da una giuria composta da professionisti del mondo del cinema, della cultura e della sostenibilità.


Il presidente di giuria per la sostenibilità, Enrico Giovannini, sottolinea: «Questi sono dei cortometraggi di grande valore, forti, che raccontano storie vere, un modo per attualizzare quello che spesso sentiamo dire in giro anche sulla sostenibilità».


Il cinema è uno straordinario veicolo culturale

«La situazione - continua Giovannini - è grave non solo sul piano ambientale ma anche su quello sociale ed economico. Come Asvis siamo contenti di sostenere questa iniziativa e lo facciamo con un sogno che è quello dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata dall'Onu nel 2015: un'utopia, certo, ma anche il punto più alto della storia dell'umanità nel pensare il futuro che vogliano. Il cinema è uno straordinario veicolo culturale di messaggi, aspirazioni, di preoccupazioni: negli scorsi giorno Cate Blanchett ha detto che il cinema deve fare molto di più per la sostenibilità, quindi ci piace pensare che questo Festival abbia anticipato Cate Blanchett».


«Abbiamo riscoperto con questo Festival tante persone e tante individualità, in queste giornate avremo la possibilità di parlare di cinema, di cultura e di sostenibilità con tante realtà radicate in questi luoghi un pò magici», ha evidenziato Giulia Giovannelli, direttrice artistica del Flaminio Film Festival.


«Il Flaminio Film Festival - ha aggiunto l'assessore Rufo - risponde all'idea di politica culturale di prossimità che deve avere un municipio come il nostro; il tema del Festival è affascinante perché vuole far dialogare l'alto e il basso: la sostenibilità può diventare una pratica se entra nelle comunità e il Flaminio Film Festival va proprio in questa direzione».


I danni del Covid

Per la presidente Battaglia è infine necessario «riabituarci all'abitudine di una visione collettiva: il Covid ha fatto un grande danno e si vede anche nella progressiva chiusura di tante sale cinematografiche nella città di Roma. Ci ha abituato all'isolamento e al divano di casa; così come una legge del cinema sbagliata, che non aiuta le persone a ritornare al cinema. Il cinema è un linguaggio diretto in cui si esce dal cinema e si discute di quello che si è visto, una dimensione che a casa non è possibile».

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