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Camilla Palladino

In 10mila al corteo contro il governo: tensioni tra studenti e polizia

Aggiornamento: 2 giu

Almeno 5mila le presenze al corteo contro il governo Meloni, secondo fonti investigative

Il corteo contro il governo Meloni organizzato a Roma da Potere al popolo
Il corteo contro il governo Meloni organizzato a Roma. Credit: Ig @poterealpopoloroma

«Sono oltre 10mila le persone al corteo». L'annuncio arriva in una nota degli organizzatori della manifestazione contro il governo a Roma. Secondo fonti investigative, le presenze in strada nel pomeriggio di sabato 1 giugno sono almeno 5mila. E tra le strade della Capitale c'è una variegata comunità politica: studenti universitari, Potere al Popolo, l'Usb, movimenti per la casa e per la Palestina.


«Due idee di Paese diverse»

«Le due manifestazioni di Roma del 1 giugno - è scritto sempre sulla nota, facendo riferimento al comizio di Fratelli d'Italia che nello stesso momento si svolge in piazza del Popolo - sono qualcosa in più di due piazze contrapposte. In piccolo, sono due idee di Paese diverse. A piazza del Popolo Meloni e l'ultradestra al servizio di una minoranza di fratelli ricchi e potenti, a piazza Vittorio chi si batte per la trasformazione sociale e politica nell'interesse della maggioranza che produce la ricchezza del nostro Paese».


Lo striscione con scritto «Contro il governo Meloni, basta sfruttamento, fascismo e guerre» e una grande bandiera della Palestina hanno aperto la manifestazione promossa dal Comitato 1 giugno, che riunisce 69 tra associazioni e organizzazioni politiche. Poi il corteo - la «prima mobilitazione unitaria nazionale contro il governo Meloni», secondo gli organizzatori - è partito da piazza Vittorio Emanuele II.


I partecipanti alla manifestazione nazionale

I partecipanti sono arrivati da tutta Italia con una quarantina di pullman e in treno, «da Napoli, dalla Puglia, dalla Sicilia, dalla Calabria, dal Veneto, da Torino, Firenze, Pisa», fa sapere Potere al popolo, proseguendo: «Non siamo sonnambuli, come ci ha definito il rapporto Censis. Siamo in una piazza che si pone contro il governo Meloni l'industria delle armi, ma anche contro lo stato genocida d'Israele. Hanno aderito più di 70 realtà collettive».


Presente anche il Movimento degli studenti palestinesi, con lo slogan «Stop genocidio, accordi con Israele. Fine dell'occupazione. Palestina libera». Prima di terminare a Porta Pia infatti il corteo ha fatto una tappa a piazzale Aldo Moro, dove si sono radunati i collettivi universitari della Sapienza e gli studenti medi: da Osa a Cambiare rotta, circa 400 gli studenti presenti. Diversi i cartelloni contro il governo e la Nato, le bandiere rosse e della Palestina. Alcuni striscioni recitano: «Abbassare le armi e alzare i salari» e «Resistenza antifascista».


Scontri e tensioni con la polizia

Le tensioni sono iniziate quando circa 200 manifestanti, separati dal corteo ufficiale, hanno dato fuoco a un aereo di cartone davanti al palazzo dell'Aeronautica, in viale dell'Università. Poi a Castro Pretorio una parte dei collettivi della Sapienza ha cercato di sfondare un cordone di polizia con degli scudi di plexiglas e ha deviato il percorso previsto per dirigersi verso la stazione Termini, lanciando petardi, bombe carta e fumogeni. I giovani sono stati respinti e allontanati dalla polizia con i lacrimogeni, dopo un lungo corpo a corpo.



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