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Edoardo Iacolucci

Al via i lavori a Fontana di Trevi: «Dal Giubileo a numero chiuso. No ai tornelli»

Verrà svuotata dell’acqua la vasca della fontana, con una sorta di cesto dove poter gettare le monetine e verrà contestualmente installata una passerella «per consentire ai visitatori di vedere fontana di Trevi da una prospettiva mai vista»

Conferenza stampa in Campidoglio per i lavori di manutenzione di Fontana di Trevi
Conferenza stampa in Campidoglio, per i lavori di manutenzione di Fontana di Trevi (La Capitale)

A 100 anni dalla nascita di Mastroianni, questo sembra un regalo al grande attore che lì recita in una delle scene più belle del cinema. Fontana di Trevi sarà infatti protagonista per tre mesi di lavori di manutenzione straordinaria.


L’iniziativa è stata annunciata questa mattina in una conferenza stampa nella sala delle Bandiere, in Campidoglio. «Ci sarà - spiega il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri - manutenzione straordinaria coperta dal programma Pnrr “Caput Mundi”. Non un restauro - precisa il sindaco -, ma un intervento breve che terminerà prima del Giubileo».


Come sarà l'intervento di Fontana di Trevi

Render fontana di trevi
Render della Fontana di Trevi

L’operazione è quindi parte di un intervento di manutenzione più ampio nell’ambito del programma Pnrr – Caput Mundi (Manutenzione straordinaria di alcune fontane monumentali del Centro Storico di Roma) che comprende anche interventi sulla Fontana del Quirinale, della Barcaccia, delle Tartarughe e, delle Tiare, per un importo complessivo di 1,187 milioni di euro.

Una manutenzione straordinaria, necessaria. Dopo un intervento di restauro negli anni 1989-1991 (cui è seguita una manutenzione della parte centrale nel 1999), l'ultimo importante restauro è avvenuto nel 2014-2015 con un contributo di Fendi «durato 17 mesi - ricorda Gualtieri -. Questo invece sarà molto diverso perché consentirà una fruizione del monumento». I pannelli che delimiteranno il cantiere saranno trasparenti.


Verrà svuotata dell’acqua la vasca della fontana, con una sorta di cesto dove poter gettare le monetine e verrà contestualmente installata una passerella «per consentire ai visitatori di vedere fontana di Trevi da una prospettiva mai vista».

La passerella sarà sia per vedere il monumento durante la manutenzione, sia per sperimentare la modalità contingentata: «La gestione di questo contingentamento - aggiunge il sindaco Roberto Gualtieri -, ci consentirà di mettere a punto quella che poi sarà la modalità ordinaria quando i lavori saranno chiusi».


La contingentazione e il numero chiuso

La contingentazione nella parte più bassa di fontana di Trevi, gestita da Zètema, «ma solo per quella zona. Il fatto che sia affollata limita anche la godibilità della fontana».

La volontà del Campidoglio è stabilire il numero esatto di persone massimo che potrà stare nella parte inferiore del piazzale, «mentre la piazza superiore sarà sempre libera».

La terza fase sarà la conclusione dei lavori con il cantiere smantellato, la passerella tolta, e partirà effettivamente la fase sperimentale contingentata: «In caso studieremo l’ipotesi di un piccolo contributo ma questa è una eventuale fase 4 che è ancora in studio e in sperimentazione».

Per il momento quindi non ci sarà alcun biglietto da pagare «e non ci saranno tornelli, bastera solo un cordone».


«Intervento importante e prezioso - commenta l’assessore capitolino al Turismo, Alessandro Onorato -. Inoltre, sarà l’occasione per studiare quei flussi dei visitatori, turisti e romani, con oltre 4 milioni all’anno, 10mila al giorno».

Rendere l’esperienza non caotica, non veloce, ma scoprire il monumento: «Oggi l’obiettivo - osserva Onorato -, è che il turismo sia più slow e lasci un ricordo più positivo a un turista».

L’augurio dell’assessore al Turismo è che fontana di Trevi a numero chiuso sia un modo per iniziare a vivere i monumenti in modo giusto e che potrebbe pubblicizzare anche gli altri punti di interesse dislocati per la Capitale.


I lavori, curati dalla Sovrintendenza Capitolina e promossi dall’Assessorato alla Cultura del Campidoglio sono necessari a «causa dei fenomeni di degrado che interessano il monumento, situato in un’area ad alta frequentazione pedonale e sottoposto a particolari condizioni microclimatiche che favoriscono la costante formazione di patine biologiche, vegetazione infestante - spiega il sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce - con depositi calcarei sulle parti più esposte al contatto con l’acqua».


Un intervento assai complesso «per la pluralità dei materiali che compongono il monumento, e quindi richiede una valutazione attenta. Il recente intervento arriva dopo l'illuminazione artistica: 85 corpi luminosi nella vasca, e altri 6 nascosti - sottolinea Parisi -. Il monumento di Roma moderna più famoso e visitato a mondo, l'icona più nota e quindi più frequentata. La frequentazione determina la necessità di un intervento continuo. La monetina si potrà gettare lo stesso in un cesto: la tradizione risale alla metà dell'800. Non è l'unica tradizione legata alla fontana: le coppie di fidanzati, quando lui si allontanava magari per andare in guerra, beveva l’acqua della Fontana e poi rompeva il bicchiere. Poi sono arrivati Fellini e Totò a consolidarne la fama. La sperimentazione ci aiuterà a capire come regolamentare il flusso su una base della misurazione del tempo di permanenza e della densità, di intesa con la polizia locale».


«Fontana di Trevi è uno dei monumenti più iconici al mondo - concorda l’assessore capitolino Miguel Gotor - e resterà comunque visibile. Sono 115 gli interventi che sta trattando nell'ambito di Caput Mondi la Soprintendenza capitolina, molti riguardano le fontane monumentali parlano di come Roma partecipa alla civiltà dell'acqua. Questo cantiere servirà ad accogliere Roma nello splendore con l'occasione del Giubileo».


L’intervento di manutenzione si concentrerà sulle superfici lapidee della parte inferiore del monumento, in particolare la zona tra il bordo della vasca e le gradinate di accesso, che sarà sottoposta a una pulitura approfondita. Inoltre, saranno riparate le stuccature dei giunti in varie zone della fontana per preservarne l’integrità strutturale ed estetica.


La storia di Fontana di Trevi

La realizzazione dell’attuale fontana di Trevi si deve a papa Clemente XII (1730-1740), che nel 1732 indice un concorso da cui emerge vincitore l’architetto Nicola Salvi (1697-1751). «Il monumento - racconta l’assessore alla Cultura capitolino Miguel Gotor -, concepito come mostra dell’acquedotto “Virgo” e addossato alla facciata del retrostante Palazzo Poli, è articolato come un arco di trionfo e digrada verso l’ampio bacino con una larga scogliera, vivificata dalla rappresentazione scultorea di numerose piante».

Al centro domina la statua di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenati da due tritoni. Rilievi che alludono alla storia dell’acquedotto e figure allegoriche collegate agli effetti benefici dell’acqua decorano, a vari livelli, il prospetto. La costruzione viene conclusa da Giuseppe Pannini che modifica parzialmente la scogliera regolarizzando i bacini centrali.

 

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