Al Quarticciolo ennesimo blitz delle forze dell'ordine: «Il problema è l'emergenza abitativa. Gli sfratti non lo risolvono»
A parlare è Michele, dell'associazione Quarticciolo Ribelle dopo che questa mattina il quartiere si è svegliato blindato. Scene più simili ad un'operazione militare che alla gestione di un'emergenza sociale
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«La situazione del Quarticciolo è difficile, non lo nascondiamo, ma queste operazioni non risolvono i problemi del quartiere, li aggravano perché le persone che sono costrette ad occupare un alloggio popolare non lo fanno per divertimento, lo fanno per bisogno». A parlare è Michele dell'associazione Quarticciolo Ribelle dopo che questa mattina il quartiere si è svegliato blindato. Scene più simili ad un'operazione militare che alla gestione di un'emergenza sociale.
«Nascere al Quarticciolo diventa una colpa»
«Per i bambini diventa una colpa essere nati al Quarticciolo perché non riescono neanche ad andare a scuola, perché la polizia tratta questo quartiere come fosse un campo di guerra in cui per fare qualsiasi tipo di operazione devono venire con le forze militari di ogni tipo». Erano circa 400 gli agenti delle forze dell'ordine sono intervenuti per lo sgombero di due famiglie che vivevano nello stabile gestito da Ater di via Cerignola.
L'intervento ha scaturito la reazione degli abitanti del quartiere che hanno sfilato in un corteo per le vie della borgata. Con loro l'associazione Quarticciolo Ribelle che da tempo denuncia l'incoerenza e la poca fattibilità delle misure volute dal governo. Nel mirino l’ormai noto decreto Caivano che colpirà, appunto, anche il Quarticciolo.
I lotti che stanno tra viale Palmiro Togliatti, via Prenestina e via Molfetta sono stati interdetti al traffico dalle camionette dei carabinieri e della polizia. «Questa mattina era impossibile uscire dal quartiere con la macchina per andare a lavoro», racconta Michele del Quarticciolo Ribelle.
«Il Quarticciolo ha un problema enorme rispetto a quello delle tantissime persone che sono entrate dentro questi stabili in modo irregolare - continua - ma che comunque hanno iniziato percorsi di sanatoria, che Ater stesso non riesce a portare avanti». L'appuntamento è per oggi pomeriggio alle 16:30, di fronte alla Prefettura dove, insieme a movimenti per il diritto all'abitare, il Quarticciolo Ribelle manifesterà per dire che basta agli sfratti e per chiedere una soluzione concreta.
In realtà i fondi ci sarebbero, perché il decreto Caivano è finanziato da 180milioni di euro ma per ora l’unico segnale tangibile dell’intervento statale è l’ennesima operazione di sgombero. «Le case qua cascano a pezzi, piove nelle case delle persone, c'è un problema enorme di emergenza abitativa. Il governo ha provato una misura, il decreto Caivano facendo arrivare milioni di euro su questo quartiere e ad oggi quello che vediamo sono le stesse soluzioni che sono state portate avanti negli ultimi anni - conclude poi Michele - cioè un'assenza totale delle istituzioni e un intervento soltanto volto allo sfratto».
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