Ai domiciliari per stupro evade e violenta un'altra ragazza all'Eur
Augusto Cesar Martinez Sanchez: arrestato due volte per violenza sessuale
Augusto Cesar Martinez Sanchez, cittadino peruviano di 36 anni, noto pierre delle notti romane e promotore di ragazze immagine, è stato arrestato due volte per episodi distinti di violenza sessuale.
Il primo caso risale alla notte tra l'11 e il 12 ottobre 2024, quando l’uomo ha abusato di una 20enne residente nella periferia nord di Roma nei pressi della discoteca El Taboo, vicino al carcere di Rebibbia.
Le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Primavalle avevano portato alla ricostruzione della prima aggressione. La vittima aveva riferito di aver perso completamente la cognizione del tempo dopo aver bevuto un cocktail offerto dall’uomo, sospettato di aver aggiunto sostanze stupefacenti che le hanno impedito di ricordare quanto accaduto. L’abuso sarebbe avvenuto a bordo della sua auto in un parcheggio vicino alla discoteca.
Dopo aver raccolto sufficienti prove, la polizia aveva notificato a Martinez l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, in attesa dell’applicazione del braccialetto elettronico per il controllo a distanza.
L'evasione e la seconda violenza al Room 26, all'Eur
Dopo essere stato posto agli arresti domiciliari, Martinez è evaso e ha raggiunto un’altra discoteca, il "Room 26" all’Eur. Lì ha adescato una giovane, anch'essa aspirante lavoratrice del mondo delle discoteche, e l'ha narcotizzata con un cocktail.
Anche in questo caso, la vittima ha riferito di aver perso completamente il contatto con la realtà dopo aver bevuto. Gli inquirenti sospettano che l’uomo abbia utilizzato sostanze chimiche per annullare la volontà della ragazza. L'abuso sarebbe avvenuto nella sua abitazione al Quarticciolo.
L'arresto definitivo e le indagini in corso
Dopo la denuncia della seconda vittima e le indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Bracciano, Martinez è stato nuovamente arrestato e questa volta trasferito direttamente in carcere. Gli investigatori stanno ora approfondendo il caso per verificare se tra l’ottobre 2024 e il 25 gennaio 2025 ci siano stati altri episodi simili.
Un ruolo chiave nell’inchiesta è stato svolto dalle madri delle vittime, che hanno incoraggiato le figlie a denunciare quanto subito, soprattutto dopo la diffusione sui media del primo caso di violenza.
Gli abiti indossati dalle ragazze la notte degli abusi sono stati sequestrati dai carabinieri ed esaminati dal Ris per verificare la presenza di tracce utili alle indagini.
La discoteca "Room 26" era già stata sottoposta a misure restrittive in passato, e ora gli inquirenti stanno valutando ulteriori interventi per garantire maggiore sicurezza nei locali notturni frequentati da giovani donne in cerca di lavoro.
L'inchiesta prosegue per accertare eventuali altre vittime e verificare il modus operandi dell'uomo, che potrebbe aver agito indisturbato per un periodo più lungo di quanto finora accertato.
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