«Aggiungi 2 posti a tavola»: ristoratori solidali per chi è in difficoltà nella Capitale
- Redazione La Capitale
- 2 giorni fa
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Un’iniziativa di Roma Capitale per offrire pranzi e cene a persone fragili. Adesioni aperte fino al 5 maggio

Un invito a condividere la tavola con chi è in difficoltà. Si chiama «Aggiungi 2 posti a tavola» il progetto lanciato da Roma Capitale, in collaborazione con la Presidenza dell’Assemblea Capitolina e l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute, per offrire a persone fragili della città l’opportunità di godere di un pranzo o una cena in ristoranti romani.
Una rete solidale con il terzo settore
L’iniziativa, che si inserisce nel contesto dell’Anno Giubilare, punta a coinvolgere il mondo della ristorazione in un gesto concreto di accoglienza e solidarietà. Il progetto sarà realizzato con il supporto delle principali realtà del terzo settore – Caritas, Croce Rossa, Comunità di Sant’Egidio e Banco Alimentare – e con il contributo dell’Associazione Cuochi di Roma e dell’Unione Regionale Cuochi Lazio (FIC).
I ristoratori che vorranno aderire all’iniziativa potranno farlo entro il 5 maggio, scrivendo all’indirizzo eventi.assembleacapitolina@comune.roma.it.
Il mondo della cucina in prima linea
«Invitiamo tutti i ristoratori romani ad un gesto di generosità, affinché Roma diventi simbolo di accoglienza e solidarietà nell’anno giubilare – ha dichiarato la presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli –. Dobbiamo fare comunità ed essere al fianco dei più fragili, lanciando un segnale forte: nessuno deve sentirsi escluso».
A sottolineare il valore sociale dell’iniziativa anche l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari: «Grazie alla collaborazione con alcune realtà del terzo settore individueremo e inviteremo i beneficiari. Sarà un momento di festa, serenità e convivialità per chi è in difficoltà o, sempre più spesso, è costretto a rinunciare a un pasto fuori casa».
Anche il mondo della cucina ha accolto con entusiasmo l’iniziativa. L’Unione Regionale Cuochi Lazio e l’Associazione Cuochi Roma hanno infatti lanciato un appello affinché la ristorazione romana risponda con generosità, «trasformando il linguaggio del cibo in uno strumento di accoglienza e inclusione».