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Addio a Gianfranco Barra, volto storico del cinema italiano

Redazione La Capitale

Cinema in lutto: addio a Gianfranco Barra, grande caratterista del cinema italiano

Gianfranco Barra
Gianfranco Barra

Il mondo del cinema italiano piange la scomparsa di Gianfranco Barra, attore di grande versatilità e presenza scenica, spentosi oggi all'età di 84 anni nella sua abitazione di Roma. Nato il 5 aprile 1940, Barra è stato un volto noto del grande e piccolo schermo, capace di destreggiarsi con maestria tra ruoli comici e drammatici, diventando uno dei più amati del panorama cinematografico nazionale.


Una carriera lunga oltre mezzo secolo

Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, Gianfranco Barra ha debuttato al cinema nel 1968 con Il medico della mutua di Luigi Zampa, dove interpretava il dottor Sandolini, collega dell’ambizioso Guido Tersilli, interpretato da Alberto Sordi. Quel ruolo segnò l’inizio di una carriera straordinaria, costellata di collaborazioni con alcuni dei più importanti registi italiani.


Nel corso degli anni '70, l'attore si è distinto in film di grande impatto come il drammatico Detenuto in attesa di giudizio (1971) di Nanni Loy e la commedia internazionale Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (1972) di Billy Wilder, al fianco di Jack Lemmon.


Uno dei suoi registi di riferimento è stato Steno, con cui ha lavorato in pellicole come Il trapianto (1969), La polizia ringrazia (1972), La poliziotta (1974) con Mariangela Melato, Il padrone e l’operaio (1975), Doppio delitto (1977), Fico d’India (1980) e il celebre Banana Joe (1982), in cui affiancava Bud Spencer.


Ha inoltre recitato in film iconici come Il sindacalista (1972) di Luciano Salce, Mordi e fuggi (1973) di Dino Risi e Pane e cioccolata (1973) di Franco Brusati, contribuendo con il suo talento alla realizzazione di pellicole diventate parte della storia del cinema italiano.


Una presenza costante tra cinema e televisione

Oltre al grande schermo, Barra ha avuto una carriera prolifica anche in televisione e teatro, confermandosi un attore dalla straordinaria duttilità. Negli anni '80 e '90 ha lavorato con i fratelli Vanzina in successi come Eccezzziunale… veramente (1982) e Sapore di mare (1983), senza mai abbandonare il teatro, dove si è cimentato in ruoli di grande spessore.


Con la sua scomparsa, il cinema italiano perde uno dei più rappresentativi, un attore capace di dare vita a personaggi memorabili, amati dal pubblico e stimati dai colleghi. Il suo talento e la sua inconfondibile presenza scenica resteranno impressi nella memoria degli appassionati di cinema.

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