Acca Larenzia, ricompare la targa per Stefano Recchioni rimossa da appena una settimana
Identica a quella tolta in precedenza, si trova su un muro vicino alla storica sede dell’Msi in via Acca Larenzia e ricorda Stefano Recchioni
A distanza di una settimana dalla rimozione ordinata dal Campidoglio e alla vigilia delle celebrazioni legate alla strage di Acca Larenzia, ieri sera è stata riposizionata, affissa al muro, la targa in memoria di Stefano Recchioni. Identica a quella tolta in precedenza, si trova su un muro vicino alla storica sede dell’Msi e ricorda Stefano Recchioni, uno dei tre giovani di estrema destra uccisi il 7 gennaio 1978.
Acca Larenzia, le reazioni: «Togliere anche questa. Provocazione grave»
La firma «I camerati» accompagna questa nuova installazione, che è stata segnalata da Rifondazione Comunista come una «grave provocazione». Giovanni Barbera, dirigente del partito, ha sollecitato un immediato intervento delle autorità competenti per rimuoverla. Sarebbe la seconda volta in pochi giorni che la targa viene rimossa, ma questa volta, come evidenziato da Barbera, il manufatto è sorvegliato da un gruppo di militanti decisi a ostacolare ogni tentativo di asportazione.
La precedente rimozione era stata effettuata dalla polizia locale su richiesta del Pd romano, ma l’iniziativa aveva suscitato reazioni anche da parte della destra istituzionale. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e membro di Fratelli d’Italia, aveva infatti contattato il sindaco Roberto Gualtieri per sottolineare che la targa, presente da decenni, rappresentava un gesto commemorativo degli amici delle vittime. In seguito, l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio aveva avanzato la proposta di creare una targa ufficiale condivisa, con il patrocinio del Comune. Nonostante ciò, la targa originaria è tornata al suo posto in tempi brevi.
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