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Redazione La Capitale

Abusivismo, Legambiente presenta i dati delle coste laziali

Il Lazio è la settima peggior regione con 617 reati di cemento illegale lungo la costa, il 6 per cento di tutti gli abusi in Italia

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Il Lazio è la settima peggior regione con 617 reati di cemento illegale lungo la costa, il 6 per cento di tutti gli abusi in Italia. I dati sono quelli riportati in anteprima dal report “Mare Monstrum”. Nel 2023 sono state 674 le persone denunciate, 151 i sequestri, 1.110 gli illeciti amministrativi e 1.564 le sanzioni amministrative.


Abusivismo: il report di Marenostrum

Il Sud Italia è la principale vittima del cemento illegale: in testa alla classifica regionale si conferma la Campania con 1.531 reati (pari al 14,9 per cento del totale nazionale), prima anche per il numero delle persone denunciate (1.710) e le sanzioni (4.302).


Segue al secondo posto la Puglia (1.442 reati, il 14,1 per cento del totale nazionale), al terzo la Sicilia (1.180 reati, 11,5 per cento) e al quarto la Calabria (1.046 reati, il 10,2 per cento del totale). Ma la minaccia dell’abusivismo edilizio non risparmia neanche il Centro e il Nord Italia: al quinto posto la Toscana con 794 reati (7,7 per cento del totale nazionale), seguita dal Veneto con 705 reati (6,9 per cento) e dal Lazio con 617 reati (6 per cento).


Un fenomeno diffuso

Un fenomeno, quello dell'abusivismo, che colpisce soprattutto la costa, dove le ordinanze di demolizione sono oltre 6 volte di più di quanto accade nell'entroterra: una piaga difficile da risanare, o in questo caso da “abbattere”. Infatti Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, chiede il riconoscimento ai prefetti del pieno potere di abbattimento.


 «Continua senza tregua l’avanzata del cemento abusivo lungo la costa anche nella nostra regione – commenta Sacchi– uno dei territori dove il fenomeno procede più velocemente, con numeri veramente troppo altrui e quasi due abusi al giorno sul solo litorale».


L'appello: "Fermare le proposte di condoni e sanatorie"

«Ci sono tre sciagurate proposte di leggi condono e sanatorie, incardinate in Consiglio Regionale del Lazio che sarebbero un premio agli abusivi del passato ma anche un via libera a quanti continuano a generare illeciti devastanti per la tenuta territoriale», spiega il presidente di Legambiente Lazio.


«Grazie alle forze dell’ordine e ai loro dati sugli abusi edilizi, continuiamo ad avere la certezza di un fenomeno continuo, che se accompagnato da proposte di sanatoria non può che aumentare vertiginosamente», continua.


«Chiediamo alla Regione di fermare queste proposte che continueremo a contrastare, valorizzando invece quanto di buono, proprio dal litorale laziale può arrivare, in chiave di generazione energetica sostenibile, di diffusione di buone pratiche di tutela e salvaguardia della qualità dell’acqua e della vita, di difesa dagli ecoreati», ha concluso Roberto Sacchi.




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