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  • Redazione La Capitale

A Roma 5mila filosofi da tutto il mondo per il "World Congress of Philosophy"

Si è concluso l'8 agosto nella Capitale, il Congresso mondiale di Filosofia, organizzato dalla «International federation of philosophical societies», dalla «Società filosofica italiana» e dall’università Sapienza

World Congress of Philosophy
Filosofia sotto le stelle, al Palatino

Oltre 5mila filosofi da tutto il mondo, 109 paesi (tra cui anche quelli interessati da guerre e conflitti come Yemen, Israele, Palestina Russia e Ucraina) e circa 1000 paper contributi degli studenti, 800 panel e 89 sessioni tematiche. Dal 1 all’8 agosto la capitale mondiale della filosofia è stata Roma. Qui si è svolto il 25esimo «World Congress of Philosophy», organizzato dalla «International federation of philosophical societies» (Fisp), dalla «Società filosofica italiana» (Sfi) e dall’università Sapienza, che ha accolto in grande evento all’interno della città universitaria. I temi al centro del dialogo sono stati bioetica, ambiente, intelligenza artificiale, diseguaglianze, inclusione.


Ogni cinque anni, si riuniscono le comunità filosofiche mondiali, per rafforzare le relazioni culturali, promuovere l’educazione e cercare di dare un contributo sulle grandi questioni contemporanee. E dopo Bologna nel 1911, Napoli nel 1924 e Venezia nel 1958, è stata la Capitale ad ospitare il grande evento.


Molto suggestivo è stata la tre giorni di «Filosofie sotto le stelle» nell'ambito della stessa grande iniziativa. Il 3,5 e 6 agosto lo stadio Palatino è stato il palcoscenico di un dialogo intenso tra grandi pensatori e un pubblico vasto e appassionato. Realizzato in concomitanza con il Congresso, ha offerto un’opportunità unica per portare la filosofia al di fuori delle aule universitarie e renderla accessibile a tutti.


L’iniziativa, promossa dal Comune e realizzata in collaborazione con diverse istituzioni culturali, ha saputo coniugare l’eredità millenaria della città con le più attuali questioni filosofiche.

Il tema conduttore dell’edizione 2024, «La filosofia attraversa i confini», ha stimolato riflessioni profonde su come la filosofia possa contribuire a superare le divisioni e a costruire un futuro più equo e sostenibile. Tra gli ospiti d’eccezione, la scrittrice statunitense, poetessa, drammaturga e docente universitaria della Princeton University, Joyce Carol Oates che ha aperto la manifestazione con un suo testo inedito, e una conversazione con Fabrizia Giuliani filosofa, politica e scrittrice, docente della università Sapienza, dove insegna Filosofie del linguaggio, che tra i vari argomenti affrontanti nel Congresso ha affrontato a tematica della violenza di genere, in panel intitolato “Violenza e linguaggio”.


Mentre filosofi e personalità di fama internazionale come Yuk Hui docente di Honk Kong all'Erasmus University di Rotterdam, David Chalmers della New York University,Maurizio Ferraris dell'università di Torino e Sofia Bonicalzi dell'uiversità di Roma Tre, hanno offerto i loro originali contributi. Presenti anche Maximo Ibarra amministratore delegato di Engineering Ingegneria, Nathalie Tocci  (membro del Cda di Acea) che hanno voluto dialogare su temi filosofici.


Le serate sotto le stelle del Palatino sono state arricchite da performance musicali di artisti come Teho Teardo e Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini. Il pubblico ha potuto partecipare attivamente ai dibattiti, ponendo domande e condividendo le proprie riflessioni. Un'evento che è dimostrazione di come la filosofia possa essere un potente strumento per comprendere il mondo e anche sé stessi. E ha reso nuovamente la Capitale il centro del confronto internazionale, di differenti culture e pensieri .

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