A 80 anni dalla liberazione di Auschwitz: così Roma ricorda le vittime dell’olocausto nel Giorno della Memoria
Aggiornamento: 8 ore fa
Eventi culturali, mostre, spettacoli e proiezioni per commemorare le vittime dell'Olocausto a 80 anni dalla liberazione di Auschwitz
A 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, si celebra domani 27 gennaio il Giorno della Memoria, istituito dalle Nazioni Unite per ricordare le vittime dell’Olocausto e promuovere una cultura mondiale contro l’odio e l’intolleranza.
La data simbolica è quella del giorno in cui nel 1945 furono liberati i sopravvissuti di Auschwitz-Birkenau, è commemorata in tutto il mondo con eventi culturali, artistici e didattici.
Giorno della Memoria, la commemorazione a Roma
Nella Capitale, il Giorno della Memoria è al centro di una fitta programmazione culturale che abbraccia teatri, biblioteche, musei e luoghi simbolo della città. Il Viaggio della Memoria, organizzato dal Campidoglio in collaborazione con la Comunità Ebraica e la Fondazione Museo della Shoah, porta in Polonia 142 studenti di sette istituti superiori romani, accompagnati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal sindaco Roberto Gualtieri. «Voi raccogliete il testimone dai testimoni – ha dichiarato Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma – e avrete il compito di trasmettere la verità della storia alle generazioni future».
Mostre e progetti didattici
Tra le iniziative di maggiore rilievo, spicca la mostra «La fine dei lager nazisti», aperta alla Casina dei Vallati. Curata da Marcello Pezzetti e realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah, l’esposizione propone un racconto immersivo che ripercorre la drammatica liberazione dei campi di sterminio, attraverso immagini rare, filmati d’epoca e documenti storici.
Presso il Nuovo Teatro Ateneo dell’Università Sapienza, si tiene l’incontro «Sapienza per la Memoria», con interventi accademici e un concerto a cura dei cameristi di MuSa Classica, dedicato alle vittime delle persecuzioni nell’ateneo.
Eventi musicali e teatrali
La musica e il teatro diventano strumenti potenti per raccontare la memoria. All’Ara Pacis, il Recital per pianoforte e voce eseguito dalle artiste di «Fabbrica» Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma propone un repertorio firmato da grandi compositori di origine ebraica. Il Teatro Tor Bella Monaca ospita invece lo spettacolo «Il Cappello di Carta», che racconta le vicende di una famiglia romana durante il rastrellamento del 1943.
Sul grande schermo
La Casa del Cinema propone il pluripremiato «Il giardino dei Finzi Contini», diretto da Vittorio De Sica e tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani. Al Palazzo delle Esposizioni, invece, sarà proiettato il documentario «C’è un soffio di vita soltanto», che racconta la storia di Lucy Salani, donna transessuale sopravvissuta al campo di Dachau.
Una città in memoria
Le celebrazioni proseguiranno fino al 31 gennaio con oltre 40 eventi organizzati dal ministero della Cultura e dal Campidoglio. Biblioteche, musei e archivi di stato ospiteranno mostre, incontri e spettacoli, coinvolgendo adulti e bambini in un percorso di riflessione e consapevolezza. Tra gli appuntamenti più attesi, il «Flash mob di memorie» ai Musei Nazionali di Cagliari e le letture di Primo Levi e Fred Uhlman alla Biblioteca Statale di Lucca.
«Memoria genera futuro»
Il presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia, sottolinea l’importanza di questa giornata: «La memoria della Shoah non può essere né sbiadita né sovrapposta alle contingenze del presente. È un dovere storico che ci impone di illuminare le coscienze». A ottant’anni da Auschwitz, il monito rimane sempre attuale: ricordare è l’unico modo per impedire che l’odio e l’intolleranza possano trovare terreno fertile nelle generazioni future.
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