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25 aprile, il corteo antifascista sfila a Genazzano nonostante il divieto del sindaco

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 5 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Nella giornata del 24 aprile, il primo cittadino aveva vietato il corteo. Ma la cittadinanza, con il Comitato 25 Aprile Genazzano Antifascista, ha sfilato comunque fino al monumento dei caduti

25 aprile, il corteo antifascista sfila a Genazzano nonostante il divieto del sindaco
25 aprile a Genazzano

Il corteo per la Liberazione c'è stato nonostante il divieto del sindaco. La cittadinanza, con il Comitato 25 Aprile Genazzano Antifascista, si è data appuntamento in Piazza Santa Maria, ha sfilato lungo il centro cittadino ed è giunta al monumento dedicato ai caduti. «Tutto si è svolto senza ulteriori tensioni», dice a La Capitale un'attivista in conclusione della manifestazione.


Le disposizioni del sindaco per il rispetto del lutto

Nella giornata del 24 aprile, il primo cittadino di Genazzano Alessandro Cefaro, in una nota ufficiale, aveva annunciato la lista delle nuove disposizioni in seguito alle decisioni del consiglio dei Ministri e alle raccomandazioni della premier Giorgia Meloni che ha chiesto «sobrietà» nelle celebrazioni della Liberazione. Nel rispetto del lutto per la morte del Papa «il tradizionale corteo accompagnato dalla banda musicale non verrà svolto, mentre ci sarà il ritrovo delle autorità e dei cittadini, per la deposizione di una corona di fiori presso il monumento dei caduti in piazza G. Matteotti e il discorso del sindaco alle ore 11.00», recitava il comunicato di Cefaro.

25 aprile, il corteo antifascista sfila a Genazzano nonostante il divieto del sindaco
25 aprile a Genazzano

«Il sindaco ha parlato da solo»

Ma il Comitato 25 Aprile Genazzano Antifascista, di tutta risposta, ha confermato il corteo e così stamane alle 10 ha sfilato comunque lungo le strade intitolate a Giuseppe Emilio D’Amico, Antonio Gionne, Antonio Andreani e a tutte le vittime del nazifascismo.«A Genazzano, per la prima volta dopo 80 anni, un sindaco ha vietato di commemorare, con il consueto corteo e l'apposizione delle corone sulle lapidi di intitolazione delle strade del paese, i martiri genazzanesi trucidati per la libertà dei nostri territori dai nazifascisti», ha sottolineato il Comitato. «Il corteo è finito - hanno poi fatto sapere i cittadini - e il sindaco avrà parlato da solo».



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