Roma, 28 dicembre 2025
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È morta Brigitte Bardot, l’icona pop che “sposò” anche Alberto Sordi

L’attrice sinonimo di bellezza emancipata aveva 91 anni. Nella sua carriera interpretò la seconda moglie di Albertone nel cult di Steno ‘Mio Figlio Nerone’

di Leonardo Campara ULTIMO AGGIORNAMENTO 3 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Se n’è andata una delle più grandi icone di bellezza emancipata, che usarono la loro natura come ariete per imporsi nel panorama patriarcale dominante. Brigitte Bardot si è spenta all’età di 91 anni nella sua casa a Saint Tropez. Si è spenta ma solo nel corpo, perché il pass per l’eternità se l’è guadagnato in vita nella memoria generazionale.

Brigitte Bardot ha intrecciato con Roma un rapporto inedito, fatto di cinema, mondanità e immagini diventate simbolo di un’epoca. Tra gli anni Cinquanta e Settanta, la Capitale ha partecipato della sua vita pubblica, trasformandola in una delle protagoniste più affascinanti della stagione d’oro del cinema europeo.

Il Mito inafferrabile di B.B.

Brigitte Bardot, così come Marylin Monroe, era molto più di un’attrice: era il simbolo di una lotta femminile tra l’apparire e l’essere, dove la prima è sempre stata più importante della seconda. Nel cinema soprattutto. Il rapporto con l’Italia è di fatto platonico, poiché non si è mai fatta “adottare” come molte altre grandi attrici. Non si è fatta sedurre. Ha sedotto.

Quelle rare presenze di Bardot in Italia non passarono inosservate. Negli anni Sessanta, una celebre serie di scatti la ritrae mentre passeggia e fa acquisti in Via Margutta, confermando il suo ruolo di riferimento assoluto per la moda e il costume dell’epoca.

L’attrice francese ha girato a Roma il cult di Godard Il disprezzo, così come alcune scene di Elena di Troia del 1954. Nel 1969, durante le riprese di Les Femmes, l’attrice venne più volte immortalata in Piazza del Popolo, luogo simbolo della Roma creativa di quegli anni.

Seconda moglie dello scapolo Albertone

Il legame con Roma però diventa storico e mitologico grazie al film di Steno, Mio figlio Nerone (1955), dove Bardot recitò accanto a Alberto Sordi, rispettivamente nei panni di Poppea e Nerone. Ad avere la parte di seconda moglie di Nerone doveva essere la ben più famosa Anita Ekberg, altra icona di bellezza straniera in Italia, tenuta a battesimo nel bagno più famoso della storia di Fontana di Trevi.

Una sorta di passaggio di testimone con l’astro nascente dell’immaginario estetico-culturale italiano, che di lì a poco sarebbe entrata nell’Olimpo, o forse dovrei dire nel Pantheon, delle donne più amate delle storia.


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